Come nella migliore tradizione, il governo della Regione siciliana, stavolta attraverso la longa manus dell'Assessorato regionale della Famiglia e degli Enti Locali, incurante della fallimentare oltrechè catastrofica situazione dei rifiuti in Sicilia, continua ad assecondare le richieste dell'Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque (ARRA) che, nell'incapacità ormai comprovata di sovrintendere al proprio ruolo, minaccia per l'ennesima volta l'invio di commissari ad acta per l'approvazione (imposizione forzata) della TIA per gli anni 2004, 2005, 2010. Il documento che pubblichiamo dimostra come chi amministra la nostra regione, impegnato nelle beghe di potere tra lealisti, scissionisti, autonomisti eccetra, se ne fotte letteralmente dei propri cittadini e continua a vessarli, direttamente con l'emissione nevrotica di bollettini di pagamento e cartelle esattoriali e, indirettamente, cercando di svuotare le casse comun
ali già misere e sofferenti.Così, oggi, 20 novembre 2009, arriva al nostro Comune l'ennesima diffida che, nel suo contenuto meramente burocratico, ammette una verità, anzi... LA VERITA'. Chiedendo infatti al Consiglio comunale di approvare le tariffe TIA del 2004 e del 2005 la Regione Siciliana ne conferma, indiscutibilmente, che le medesime tariffe, provvisorie e definitive, oltre alle cartelle esattoriali inviate a migliaia di contribuenti, sono da ritenersi illegittime, non essendo mai state approvate dal Consiglio comunale. Si continua così ad avallare comportamenti illegittimi, scorretti e vessatori da parte di una autorità d'ambito, la Simeto Ambiente S.p.A. che ha finora saputo solamente foraggiare una schiera di personaggi, di nomina politica, assunti ai vertici dirigenziali della società che fallendo miseramente nei propri obiettivi ha dimostrato il pressapochismo e la completa incapacità di chi governa la Regione siciliana, la Provincia di Catania e il nostro paese.
Giuseppe Rizzo

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